
IL LUNGO VIAGGIO DE IL LIBRO DELLE 18.03
Lo staff de Il libro delle 18.03: CATERINA, SARA, FRANCA, GIORGIA, VALENTINA, NEVIO, MAX, ANDREA, NICOLA, MARINO, MASSIMO, MARCO, PAOLO
Tutto nasce all’interno della Stazione dei treni di Gorizia, in una sala che Apt (allora aveva sede nella stessa costruzione) aveva adattata a sala riunioni dopo averla presa in locazione dalle Ferrovie. Da deposito di materiale in disuso, magazzino di attrezzi, scope e altro che serviva alla manutenzione della Stazione divenne, ristrutturata, un luogo per riunioni allargate che non potevano trovare spazio negli uffici al primo piano. Una bella sala con portefinestre verso i binari da un lato e il piazzale da dove partivano bus e corriere dall’altro verso. Il libro delle 18.03 nasce lì dentro, fra un treno che passa e una corriera che parte, nell’autunno del 2008; l’occasione, casuale, la presentazione di un libro di Giorgio Mosetti, scrittore goriziano, La panchina sotto il Pino, uscito qualche mese prima. Doveva finire lì e invece…da luogo simbolo dell’intermodalità cittadina, in continuo movimento, è diventata, nel paradosso dei termini, un punto fermo per rafforzare il legame tra cultura e territorio, un appuntamento apprezzato da chi ama la cultura del viaggio e il viaggio nella cultura, ma anche viaggio nella memoria e nei ricordi. In quella sala riunioni, diventata Sala culturale della stazione dei treni, sono passati le scrittrici e gli scrittori più famosi del panorama letterario italiano, interrompendosi per aspettare il passaggio di un treno, come anche esordienti oggi scrittori affermati; e poi tanti, tanti giornalisti che si sono prestati a dialogare con gli autori e attori a leggere le loro più belle pagine. Sono passati più di sedici anni e quasi il doppio delle edizioni, primavera e autunno; diverse persone, fra gli organizzatori della rassegna, continuano a collaborare attivamente da allora. Ma anche molto del pubblico della prima ora non ci ha più lasciato e a questo si è aggiunto un numero sempre più numeroso di persone da ogni parte della Regione che riempiono le sale e aspettano gli appuntamenti che proponiamo. Lo stimolo a continuare deriva proprio da questo e dall’apprezzamento che circonda le 18.03 presso le case editrici regionali e italiane e da altre manifestazioni letterarie che sanno di poter contare su di noi per portare a Gorizia e sul territorio isontino le loro proposte.Arriva la Primavera e, puntualmente, ritorna anche la rassegna letteraria Il libro delle 18.03. Per una manifestazione che ha sempre viaggiato a cavallo del confine, il 2025, con Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura, non può che essere un anno particolare. Il titolo che vede le due città finalmente unite è per noi il coronamento, come per tante altre persone e associazioni, al di qua e al di là del confine, di un percorso e di un dialogo al quale abbiamo sempre, naturalmente, creduto, coltivando mille iniziative, senza o con pochissime risorse.
Un percorso che continueremo a fare anche quando il 2025 sarà finito, qualche riflettore sarà spento, qualche bando si sarà chiuso e qualche finanziamento cessato.
Ma intanto godiamocelo tutto, questo anno GO!2025, abbattendo quegli ostacoli che ancora persistono, ormai più nella nostra testa che sul terreno, a partire dalla conoscenza della lingua e della cultura del nostro vicino. La nostra Capitale europea della Cultura è un messaggio estremamente positivo per tutta l’Europa dove stanno prevalendo i particolarismi, gli sguardi a un passato che tutti speravamo morto e sepolto, i timori di una guerra vicina alle porte di casa.
Presenteremo il programma dell’edizione primaverile de Il libro della 18.03sabato 22 marzo, alle ore 11, a Nova Gorica, alla Libreria Caffè-Knjigarna kavarna Maks. Sarà nostra ospite, per l’occasione, la critica letteraria Ana Geršak che collabora con numerosi giornali, riviste e reti televisive italiane e slovene. Ana, che ringraziamo per la disponibilità, ci aiuterà nella traduzione italiano sloveno e viceversa.
Pur restando Gorizia il centro delle iniziative, la rassegna porterà il logo di GO!2025 anche in altre località del territorio come Sagrado, Gradisca d’Isonzo, Villa Codelli a Mossa e, appunto, Nova Gorica.
Saranno complessivamente dieci gli incontri con l’autore, a partire da giovedì 3 aprile. La rassegna si concluderà, come negli ultimi anni, a Sagrado, il 3 maggio, con la consegna del Premio Roberto Visintin, arrivato alla sua quinta edizione e organizzato e promosso dall’Associazione culturale Apertamente e dalla Fondazione che porta il nome del giovane studioso scomparso prematuramente qualche anno fa. La commissione che aggiudicherà il premio, composta da Emanuela Masseria (presidente), Mario Brandolin e Marco Menato, ultimerà i propri lavori, tanti sono i libri pervenuti, quando il programma della rassegna sarà già stampato e diffuso e conosceremo il nome del vincitore in corso d’opera.
Per il resto la rassegna vedrà qualche gradito ritorno con nuove opere: la maggioranza saranno delle new entry, anche molto conosciute. Non mancherà la consueta lectio domenicale, che questa primavera vedrà a Mossa Marzio G. Mian, giornalista e scrittore che ha svolto inchieste e reportage in 58 Paesi del mondo. L’autore nel 2023 ha ricevuto il True Story Award, premio per il Miglior reportage internazionale. Mian, giornalista affiliato al Pulitzer Center di Washington, ha anche fondato la società giornalistica non profit The Arctic Times Project (Usa), che racconta le conseguenze del cambiamento climatico nella regione artica. Tra i suoi ultimi lavori: Guerra bianca, Maledetta Sarajevo (con Francesco Battistini), Volga Blues (2024).
Grazie a tutti quelli che da tanti anni ci supportano, a vario titolo, e che anche in questa occasione hanno voluto starci vicino permettendoci così di portare avanti questo progetto, conosciuto e apprezzato anche aldilà della nostra Regione, del quale siamo orgogliosi.
Vi invitiamo ad essere, come sempre, numerosi: vi aspettiamo..