UN DOCUMENTARIO SULLA VIA GEMINA

UN DOCUMENTARIO SULLA VIA GEMINA

DI NEVIO COSTANZO

Un giorno Dario mi disse: “Perché non facciamo un documentario sulla via Gemina?” Rimasi sorpreso, chiedendomi:  “Perché proprio io?”. Ero perplesso, ma allo stesso tempo  onorato della sua richiesta. Forse era soddisfatto delle riprese che facevo agli incontri per questo giornale di frontiera. 

Ma quelle erano cose semplici: cavalletto, microfono, videocamera pronta a inquadrare la scena, e poi la luce rossa  che segnalava l’inizio della ripresa. Il montaggio lo facevo con  una semplice applicazione del computer.

Un “documentario”, però, non l’avevo mai fatto, se non qualche breve video dei miei innumerevoli giri in bicicletta. Dario  aveva grande fiducia in me, e immagino che, da vero maestro, non giudicasse mai severamente, ma anzi spronasse a  fare sempre di più. Non ricordo quante volte siamo andati a  girare tra Aquileia, Fiumicello (in particolare a Roncolon, da  un suo vecchio compagno di classe), Ruda, Aiello del Friuli,  Farra d’Isonzo, nella località Mainizza, Gorizia e Ajdovščina,  fino a Hrušica ad Pirum!

Metri e metri di pellicola, si diceva una volta. Oggi posso dire  di aver riempito un capiente hard disk con tutto il materiale  girato, che ho poi montato poco alla volta, condividendolo  ogni volta con Dario. “Taglia qui”, “Ci vorrebbe una ripresa  dall’alto”, “Questa inquadratura è troppo stretta, non si vede  bene in fondo”. Ma i miei mezzi sono amatoriali, non professionali.

Sinceramente, non so se questo “documentario” avrebbe  soddisfatto appieno Dario, ma so con certezza che era anche  un ottimo cuoco. Me lo raccontava sempre, descrivendo con  passione il suo piacere di cucinare! 

Spero che possa essere un bel ricordo.