Dario Stasi – (ipotesi) sulla Via Gemina
Un giorno Dario mi disse: “Perché non facciamo un documentario sulla via Gemina?” Rimasi sorpreso, chiedendomi: “Perché proprio io?”. Ero perplesso, ma allo stesso tempo onorato della sua richiesta. Forse era soddisfatto delle riprese che facevo agli incontri per questo giornale di frontiera. Ma quelle erano cose semplici: cavalletto, microfono, videocamera pronta a inquadrare la scena, e poi la luce rossa che segnalava l’inizio della ripresa. Il montaggio lo facevo con una semplice applicazione del computer.
Un “documentario”, però, non l’avevo mai fatto, se non qualche breve video dei miei innumerevoli giri in bicicletta. Dario aveva grande fiducia in me, e immagino che, da vero maestro, non giudicasse mai severamente, ma anzi spronasse a fare sempre di più. Non ricordo quante volte siamo andati a girare tra Aquileia, Fiumicello (in particolare a Roncolon, da un suo vecchio compagno di classe), Ruda, Aiello del Friuli, Farra d’Isonzo, nella località Mainizza, Gorizia e Ajdovščina, fino a Hrušica ad Pirum!
Metri e metri di pellicola, si diceva una volta. Oggi posso dire di aver riempito un capiente hard disk con tutto il materiale girato, che ho poi montato poco alla volta, condividendolo ogni volta con Dario. “Taglia qui”, “Ci vorrebbe una ripresa dall’alto”, “Questa inquadratura è troppo stretta, non si vede bene in fondo”. Ma i miei mezzi sono amatoriali, non professionali.
Sinceramente, non so se questo “documentario” avrebbe soddisfatto appieno Dario, ma so con certezza che era anche un ottimo cuoco. Me lo raccontava sempre, descrivendo con passione il suo piacere di cucinare!
Spero che possa essere un bel ricordo.
Su richiesta del Museo Archeologico di Aquileia, per la concessione d’uso per il presente video dell’immagine tratta dell’archivio MAN Aquileia_Foto di Ortolf Harl, si riportano i link dei seguenti social network:
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